In Irlanda, gli organizzatori dell’incontro Mondiale per le Famiglie (arcidiocesi di Dublino con l’assistenza del Dicastero dei Laici, Famiglia e Vita – diretto dal card. Farrell – del Vaticano) avrebbero potuto invitare le associazioni come Courage e Gruppo Lot che aiutano gli omosessuali secondo l’insegnamento di sempre della Chiesa Cattolica, invece hanno invitato solo il gesuita padre James Martin che sostiene i gruppi che si rifanno all’approccio LGBT (contrario all’insegnamento della Chiesa). Questo è molto strano. E’ per questo che oltre 10.000 persone hanno firmato una petizione (qui il link, ma vedi anche più sotto la lettera) per far ritirare l’invito a padre James Martin, in qualità di relatore, all‘Incontro Mondiale delle Famiglie.

Ultima news da Alex Defert del Catholic Herald, nella mia traduzione.

Foto: padre James Martin (Getty Images) ripresa dal Catholic Herald

Foto: padre James Martin (Getty Images) ripresa dal Catholic Herald


La petizione, indetta dal ramo irlandese di Tradition, Family, Property, si oppone alla presenza di padre Martin con la motivazione che “sostiene il transgenderismo per i bambini” e “sostiene che gli omosessuali si bacino durante la messa”.

Alla petizione è allegata una lettera, inviata all’arcivescovo di Dublino Diarmuid Martin, in cui si critica il sostegno di padre James Martin all’organizzazione pro-LGBT New Ways Ministry.

In particolare, la lettera denuncia padre Martin per aver “accettato pubblicamente un premio da parte di New Ways Ministry, tenuto una conferenza al loro evento e successivamente trasformato questa conferenza in un libro” (si tratta del libro tradotto in italiano con il titolo: “Un ponte da costruire. Una relazione nuova tra Chiesa e persone LGBT”, con prefazione dell’arcivescovo di Bologna, mons. Matteo Zuppi, ndr).

Padre Martin è anche in disaccordo con il riferimento del Catechismo della Chiesa Cattolica all’inclinazione omosessuale definita come ‘gravemente disordinata’”.
(infatti, propone che venga definita “diversamente ordinata”, ndr)

“In questo modo, (padre Martin) impedirebbe alle persone con tendenze omosessuali di arrivare a una vera comprensione della loro condizione alla luce dell’insegnamento della Chiesa e della misericordia di Dio. E’ un grande disservizio per coloro che egli sostiene di aiutare”.

“Noi crediamo che la semina dell’errore e della confusione non debba avere posto nell’Incontro Mondiale delle Famiglie. Per questo motivo, vi chiediamo caldamente di ritirare l’invito a padre James Martin a parlare a un evento così importante”.

Da parte sua, padre Martin insiste sul fatto che “non si preoccupa” dell'”oceano di odio e di minacce” che ha ricevuto.

“Che tipo di gesuita sarei se lasciassi che l’odio mi impedisse di amare” ha detto. “Oltre a ciò, l’omofobia rappresenta una piccolissima percentuale di cattolici, e ho il sostegno dei miei superiori gesuiti, di diversi cardinali, arcivescovi e vescovi, e anche della maggioranza dei fedeli, molti dei quali hanno persone LGBT nelle loro famiglie”.

“Questi manifestanti non sono solo dalla parte sbagliata della storia, ma anche dalla parte sbagliata del Vangelo”, ha aggiunto.

Gli organizzatori dell’Incontro Mondiale delle Famiglie” hanno dichiarato che non vi saranno cambiamenti nella formazione attuale di relatori.

(NOTA DI REDAZIONE: New Ways Ministry sostiene posizioni sulla omosessualità in netto contrasto con l’insegnamento di sempre della Chiesa. Essa sostiene il matrimonio omosessuale, e si è molto battuta perché le forze politiche statunitensi approvassero il matrimonio gay

Per le posizioni sostenute, il presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti d’America, nel 2010, ha stabilito che: “Di conseguenza, desidero chiarire che, come altri gruppi che affermano di essere cattolici ma negano aspetti centrali dell’insegnamento della Chiesa, New Ways Ministry non ha alcuna approvazione o riconoscimento da parte della Chiesa cattolica e che non può parlare a nome dei fedeli cattolici negli Stati Uniti”)

 

Fonte: Catholic Herald

 

 

Ecco, nella mia traduzione, il testo della lettera che con la petizione (che può essere firmata qui) verrà mandata all’arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin.

 

Caro Arcivescovo Martin,

L’ospitalità offerta da parte della vostra Arcidiocesi all’Incontro Mondiale delle Famiglie dovrebbe essere un’occasione gioiosa per l’Irlanda. La scelta di Dublino come sede da parte di Papa Francesco dovrebbe servire come consolazione per l’Irlanda in un momento difficile ed è naturalmente il motivo effettivo della visita pastorale del Papa.

Siamo delusi e molto preoccupati per il fatto che padre James Martin, S.J. interverrà all’evento, gettando un’ombra sui suoi lavori. Padre Martin è noto per il suo dissenso dall’insegnamento della Chiesa sulla morale sessuale. Ha espresso opinioni che perdonano il comportamento omosessuale in contraddizione con il magistero.

Per presentare solo una delle citazioni di P. Martin:  

“I cattolici LGBT portano alla Chiesa doni unici, sia come individui che come comunità. Questi doni edificano la chiesa in modo speciale, come scriveva San Paolo quando paragonava il Popolo di Dio ad un corpo umano (1 Cor 12,12-27)”.

Padre Martin non fa distinzione tra persone che lottano coraggiosamente contro l’attrazione per lo stesso sesso (che non possono quindi essere considerate “LGBT”) e coloro che si sono arresi a uno stile di vita immorale e innaturale condannato dallo stesso Apostolo che egli cita sopra.

Padre Martin è un sostenitore di New Ways Ministry, un’organizzazione religiosa pro omosessuale e pro lesbica che è stata dichiarata gravemente inaccettabile dalla Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti.  Ha accettato pubblicamente un premio da questo gruppo, ha tenuto un discorso al loro evento e successivamente ha sviluppato questo discorso in un libro.

Padre Martin è anche in disaccordo con il riferimento del Catechismo della Chiesa Cattolica all’inclinazione omosessuale come “gravemente disordinata”. In questo modo impedisce a coloro con tendenze verso lo stesso sesso di arrivare a una vera comprensione della loro condizione alla luce della dottrina della Chiesa e della misericordia di Dio. E’ un grande disservizio verso coloro che egli sostiene di aiutare.

Riteniamo che la semina dell’errore e della confusione non debba trovare posto nell’Incontro Mondiale delle Famiglie. Per questo motivo, vi invitiamo caldamente a ritirare l’invito a padre James Martin a parlare a un evento così importante.

Fedeli al vostro in Cristo.

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